Tipi di Archi

Quanti tipi di archi esistono? È improbabile che qualcuno sia in grado di dare una risposta che possa essere accettata come valida da tutti gli amanti di questa disciplina.

Sappiamo che organizzare una qualunque classificazione comporta una ripartizione, divisione o distribuzione in categorie com’è stato fatto, per esempio, per le piante o per gli animali. Si procede con un’operazione rigorosa e scientifica che prevede l’impiego di criteri oggettivi e riconosciuti da tutti.

Nel caso dell’arco, tale procedimento non è valido perché mancano proprio i criteri oggettivi. Possiamo provare a realizzare una classificazione tipologica degli archi su base morfologica, in modo da distinguere il long bow dal ricurvo e dal compound o, per i pignoli, distinguere un long bow a curvatura unica da quello con una piccola controcurvatura. Oppure possiamo procedere esaminando solo i materiali utilizzati per la costruzione distinguendo quelli naturali da quelli sintetici e tecnologici. Possiamo considerare forma e materiali insieme e ottenere ancora nuove tipologie. Se non vogliamo discriminare gli amanti della storia dell’arco la situazione si complica definitivamente.

Altro esempio è offerto dalla classificazione degli archi fatta dalle federazioni sportive che devono normare lo svolgimento delle gare e dei campionati. In alcuni casi se montiamo il rest allora l’arco appartiene ad una categoria specifica. Se tiriamo con la freccia sul tappetino la categoria cambia.

Una prova evidente di questo problema è rappresentata dal menù dei siti commerciali specializzati in arcieria. Confrontando siti diversi capita che lo stesso prodotto rientri in categorie differenti. A volte lo stesso riser in legno con attacchi ilf è considerato “tradizionale” o da caccia per via del materiale impiegato o dalle dimensioni. Altre volte è inserito nella categoria dei “riser ilf” insieme a quelli olimpici. Si trovano anche siti che, per non sbagliare, inseriscono l’articolo in più categorie contemporaneamente.

Vista le difficoltà di costruire una elencazione organica dei tipi di archi conosciuti è più opportuno proporre un elenco di voci, e rispettive definizioni, che possono riguardare macrocategorie (es. arco ricurvo), sottocategorie specifiche (es. long bow TD), categorie sportive riconosciute a livello di competizioni (arco nudo, storico, etc.), caratteristiche specifiche geometriche (arco deflesso, riflesso o neutro), etc. Una sorta di glossario per muoversi agevolmente nel variegato mondo dei toxophilites.

LONGBOWÈ un tipo di arco a curvatura unica che, in origine, non presentava le controcurvature tipiche degli altri archi ed era realizzato da un unico listello di legno (in genere legno di tasso). In realtà oggi vengono prodotti con controcurvature, si usa il multistrato e si può trovare anche come take down smontabile in due parti.
RICURVOIl profilo dei flettenti presenta le punte curvate in avanti (controcurvatura). In genere garantisce un rendimento maggiore rispetto ad un longbow di pari libbraggio. Può essere “one piece” oppure “take down”.
RICURVO TAKE DOWNSono i ricurvi moderni con i flettenti smontabili.
RIFLESSOIl termine, nel mondo degli archi, può indicare un arco orientale o una specifica geometria del riser. Qui si parla del primo caso.

Diffusissimo in oriente, ha un’impugnatura corta come il longbow, con cui condivide anche la sezione dei flettenti. Si differenzia per il fatto che questi ultimi sono composti da lamine di corno ed i limb sono di legno e rigidi, il tutto resinato e ricoperto da tendine animale. A riposo assume una caratteristica forma a “C”.
NUDOÈ come l’olimpico (per quanto riguarda il riser ed i flettenti) ma prevede la possibilità di aggiungere pesi nella parte inferiore ed è sprovvisto di mirino e di stabilizzazione. Sono consentiti esclusivamente un rest, un button ed un sistema di pesi posizionati sul riser. L’insieme flettenti e riser deve passare all’interno di un anello di 12 cm di diametro.
Senza mirino per poter essere precisi, l’arciere può utilizzare due tecniche di mira: il “face-walking” e lo “string-walking”
OLIMPICOSono  archi tradizionali composti da tre pezzi (take-down) con riser (solitamente in lega d’alluminio e magnesio o carbonio) e flettenti (in fibra e legno, in schiuma e carbonio, schiuma e bamboo, etc.). Si agganciano tra loro tramite un sistema standardizzato definito “ilf”. Vi si possono aggiungere numerosi accessori come il  mirino, la stabilizzazione, un rest, un clicker, un bottone elastico (button) inserito al lato del rest, per correggere il paradosso dell’arciere.
COMPOUNDarco molto potente e preciso che si basa su flettenti semirigidi associati ad un sistema di leve ad eccentrici (camme).
DEFLESSO,

NEUTRO,


RIFLESSO,


HIPER RIFLESSO
Sono quattro diverse geometrie del riser che determinano caratteristiche importanti dell’arco. Per comprendere significato e differenze facciamo una premessa.
Consideriamo un ricurvo take down Prendiamo il riser e analizziamo la posizione reciproca di tre punti della sua geometria: il pivot point e i due punti di attacco dei flettenti. Nel pivot point misuriamo il brace, nei punti di attacco misuriamo il tiller. Possiamo avere quattro casi diversi:
1) Se il brace è uguale ai tiller allora i tre punti sono sulla stessa linea e l’arco si definisce NEUTRO o DRITTO.
2) Se il brace è maggiore dei tiller l’arco ha la massima stabilità ma meno velocità (perché ha meno power stroke). L’arco si definisce DEFLESSO.
3) Se il brace è minore dei tiller l’arco ha una bassa stabilità che deve essere gestita molto bene dall’arciere ma ha maggiore velocità. L’arco si definisce RIFLESSO.
4) Se il brace è molto ridotto rispetto ai tiller allora l’arco di definisce HIPER RIFLESSO (maggiore velocità ma maggiore instabilità).
GIAPPONESE o YUMI
COREANO
TURCO
MONGOLO
CELTICO
COMPOSITO MEDIO-ORIENTALE
ISTINTIVO
STORICO
SEMPLICE

Link suggeriti per approfondire:

http://arcieridelconero.blogspot.com/p/tipologiedi-arco-arcoolimpico-inquesta.html